Questo libro ha l'obiettivo di:

 

1) dare significato al giorno dell'adozione

2) celebrare la vita in famiglia  

3) presentare il cammino e i ruoli dei protagonisti dell'adoizone

4) spiegare con sensibilità i motivi che hanno portato all'adozione

5) offrire al bambino le parole per denominare i genitori biologici e adottivi

6)  creare un legame tra passato e presente

7) descrivere le relazioni importanti della vita

 

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Stress Post  Adozione e Depressione  Post Adozione: una distinzione importante

di Loredana Paradiso

 

L'incontro è uno dei momenti più intensi dell'adozione: finalmente i genitori adottivi si trovano di fronte al proprio figlio. L'emozione è enorme e stravolge i genitori, in alcuni casi è così forte che sembra incontenibile. Gioia, felicità, ma anche timore, paura, incertezza su di sé, sul bambino, sul futuro. E' chiaro che l'incontro è un momento delicato del percorso della famiglia adottiva, uno di quei momenti dove avviene un profondo cambiamento nell'immagine personale, di coppia, di famiglia. La donna diventa madre, l'uomo padre, la coppia si trasforma in triade e si apre alla dinamica genitori -figli, i genitori diventano nonni. In un momento cambia l'universo delle relazioni famigliari e ogni persona è chiamata ad assumere un nuovo ruolo, a fianco del precedente: infatti alla coppia genitoriale permane la coppia, alla percezione di sé come madre o padre, permane l'immagine di donna e uomo. Chi sono io? Che relazione ho con questo bambino che ora è di fronte a me? Sarò in grado di fare il genitore? Sarò capace? Ma sarò in grado di amarlo, di sostenerlo nella sua crescita?

Ecco le domande che ogni genitore si pone, nel profondo dei pensieri, nel proprio inconscio nel momento dell'incontro quando è di fronte al proprio figlio. Domande che suscitano sorpresa nei genitori che, ormai, arrivati all'incontro, si ritenevano davvero pronti dopo anni di preparazione, una lunga attesa, un ampio confronto, un desiderio adottivo che era diventato sempre più consapevole e concreto

Tutto questo per sottolineare che il momento dell'incontro apre a trasformazioni complesse che attivano una rivoluzione relazionale, nonostante la preparazione, la consapevolezza, la motivazione e la voglia di intraprendere il percorso adottivo.

E' in questo momento, che alcuni genitori, con sorpresa iniziano a provare emozioni che non avevano mai percepito prima: si sentono deboli, affaticate, fanno molta fatica ad occuparsi del bambino, ogni situazione sembra loro difficile e complessa. In alcuni casi queste sensazioni si presentano dopo pochi giorni, addirittura nel paese d'origine, gettando nello sconforto la mamma e la coppia che non riescono a capire cosa sta accadendo. Attenzione il disagio non coinvolge esclusivamente la mamma, alcuni papà, nel momento dell'incontro vivono una situazione simile, con sfumature emotive diverse: ecco che prevale la sensazione di estraneità nei confronti del bambino, la percezione di instabilità, di essere incapaci,il timore di essere sopraffatti dal figlio. In alcuni casi viene attivato un immaginario di difesa della propria persona e della coppia nei confronti di un bambino percepito come potenziale minaccia. In alcuni casi il disagio è lieve e i genitori riescono a superare il momento affrontando con successo la “rivoluzione relazionale” : la mamma e il papà riescono ad assumere i loro ruoli e a porsi come genitori, inizia il processo di reciproca conoscenza e il delicato percorso dell'attaccamento genitori figli. E' questo il caso del disturbo Stress Post Adottivo evento fisiologico del ciclo di vita della famiglia adottiva ed in particolare della transizione tra l'attesa adottiva e la nascita della famiglia adottiva.

In altri casi, esigui ma presenti, la fatica si trasforma in un'improvvisa incapacità di far fronte ai compiti quotidiani dai più semplici come preparare da mangiare, occuparsi del bambino ai più complessi come leggere i bisogni del bambino e rispondervi in modo appropriato.

Ecco che la mamma si sente disorientata, inizia a pensare di essere incapace di fare la mamma, che c'è qualcosa che non funziona in lei. A questo si aggiunge una forte paura del futuro e del mondo in cui dovrà crescere il proprio figlio. Ogni situazione sembra complessa, irrisolvibile e la voglia di piangere si presenta ogni qualvolta c'è una difficoltà. E' questo il quadro della la Depressione Post Adozione che può assumere intensità diverse, ma che compromette, sin dalle primi momenti la percezione di “ essere in grado” di fare il genitore lasciando spazio a sensazioni di incertezza, incapacità. Essere informati sulla Stress Post Adozione e sulla Depressione Post Adozione consente di riconoscerla e di dare un nome corretto a quello che sta avvenendo evitando interpretazioni che possono ricadere sul buon esito dell'adozione.

Uno degli errori più significativi, sia nel caso del disturbo da Stress Post Adottivo o di Depressione Post Adottiva , da parte degli operatori che curano l'incontro e da parte della coppia è quello di compiere un'interpretazione legata alla persona del disagio psicologico. In questo caso la difficoltà psicologica espressa viene letta come un segnale di malessere psicologico del genitore, anziché come espressione dello stress di un life event (evento delle vita). Questo, in alcuni casi, porta e ha portato a scegliere interventi inappropriati, tra cui quello di mettere in discussione l'adozione, aprendo una ferita enorme sia al bambino, sia alla famiglia.

Il sostegno da parte degli operatori che curano l'incontro è determinante per aiutare la coppia ad una lettura appropriata ed individuare gli strumenti e le risorse per far fronte alla situazione.

Ma cosa fare?

Gli interventi sono simili sia nel caso di Stress Post Adottivo, sia nel caso di Depressione Post Adozione

supportare la mamma e la coppia adottiva a proseguire il percorso adottivo, riconducendo il disagio come un momento delicato ma affrontabile e sicuramente superabile;

ricondurre la situazione di stress genitoriale determinato dalla rivoluzione relazionale in atto nella famiglia;

attivare un supporto psicologico alla persona che esprime il disagio (mamma o papà) per consentire un accompagnamento costante nel ruolo materno o paterno, sino all'emergere della sensazione di “ essere in grado di accudire il bambino” e di assumere il ruolo genitoriale;

se necessario, attivare un supporto psicologico di coppia genitoriale in modo da supportare la coppia nella fase di acquisizione del ruolo genitoriale ed avere uno spazio “protetto” e competente, di confronto sulla situazione relazionali quotidiane

evitare di isolarsi al momento del rientro in Italia: “ la casa chiusa”

evitare situazioni di eccessivo stress relazionale: “ la casa aperta, il porto di mare”

scegliere una persona nella famiglia che possa svolgere il ruolo di maternage alla mamma adottiva qualora sia lei a esprimere il disagio maggiore in relazione allo Stress Post Adottivo. Questo consente alla mamma di appoggiarsi concretamente ad una persona fidata e non giudicante, negli aspetti quotidiani della cura del bambino.

scegliere una persona nella famiglia o nel gruppo di amici che possa svolgere un ruolo di sostegno relazionale al papà adottivo, qualora sia lui a esprimere il disagio maggiore in relazione allo Stress Post Adottivo

Se i sintomi sono  aggravati da  stanchezza, perdita di interesse, di energia, voglia di piangere, perdita di peso, difficoltà a pensare, disturbi del sonno, cambiamenti nell'appetito, attivare a fianco di un sostegno psicologica, una visita psichiatrica per valutare una terapia farmacologica di supporto.

 

Il disturbo  da Stress Post Adottivo, la Depressione Post Adozione, come la Depressione Post partum sono eventi possibili e probabili nel percorso genitoriale legati allo stress di un evento di vita ( la nascita e l'incontro adottivo) che è importante conoscere per poterli affrontare in modo adeguato. L'obiettivo del sostegno è quello che i genitori acquisiscano la fiducia, la forza per assumere ed esercitare il ruolo genitoriale, per riconoscersi genitori di quel bambino. In ogni caso, il disturbo  da Stress Post Adozione e la Depressione Post Adozione non devono compromettere la scelta genitoriale adottiva , bensì attivare un percorso di sostegno e di aiuto ai genitori e questo è un appello a tutti coloro che si occupano di accompagnare la coppia nell'incontro adottivo e nei primi passi della famiglia adottiva. Conoscere la situazione consente di intervenire in modo corretto evitando di compiere scelte e/o interventi che possano nuocere alle persone coinvolte nel percorso e nel futuro.

 

 

Ottobre 2007

 

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Come citare l'articolo: Paradiso L. (2007), Stress posto adozione e depressione post-adottiva: una distinzione importante. www.adozionepercorsi.it

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