Adozione e Covid 19: riorganizzare il percorso adottivo per garantire la tempestività delle adozioni e il diritto al tempo di vita del bambino
Il percorso dell’adozione nazionale e internazionale ha subito un altro pesante colpo con la pandemia legata al COVID 10: il lockdown dei primi mesi del 2020 in Italia ha bloccato le adozione e l’intera macchina organizzativa sia a livello nazionale, sia internazionale. Se nella fase 1-2 era fisiologico un primo momento di disorientamento rispetto a come affrontare la situazione, ora è indispensabile iniziare a mettere in campo dei protocolli in grado di portare avanti tutto il percorso adottivo dai corsi di preparazione all’adozione, ai colloqui legati all’indagine psico-sociale, sino all’abbinamento, all’incontro adottivo e all’inserimento in famiglia.
Inizialmente le equipe dei servizi territoriali hanno avuto difficoltà a operare in smart working e lo stesso è avvenuto per i percorsi di preparazione e per il lavoro in capo ai tribunali dei minorenni che per gli stessi motivi ha subito un forte rallentamento.
Attualmente è necessario programmare il percorso dell’adozione sia nella modalità in presenza, sia a distanza in modo che la macchina organizzativa non si fermi nelle situazioni di nuovi focolai o lockdown.
I tempi dell’adozione sono estremamente lunghi al di là dell’emergenza Covid e già in situazione di normalità e spesso non tengono conto del “diritto al tempo di vita” ( Paradiso, 2019) del bambino: questo concetto indica il diritto del bambino a vivere il tempo dell’infanzia nella situazione relazionale e famigliare migliore possibile. Sul piano organizzativo questo richiede di organizzare una macchina psico-sociale e amministrativa in grado di operare ponendo al centro i diritti del bambino: tra cui il diritto alla famiglia, al tempo di vita, alla continuità.
Il Covid 19 non può rappresentare per i bambini un altro motivo per rimanere negli istituti e nelle comunità un giorno in più di quanto è necessario.
E’ importante definire dei protocolli ad hoc nelle diverse fasi di emergenza per garantire che la macchina organizzativa dell’adozione nazionale e internazionale prosegua in modo efficiente nel rispetto dei diritti dei bambini e, di conseguenza, garantire che gli abbinamento in corso di portare avanti l’adozione.
5 settembre 2020
Paradiso L., Dai diritti del bambino nel percorso adottivo al lavoro educativo e psicosociale per il successo dell’adozione, MinoriGiustizia, FrancoAngeli, 2018, p.70 – 79.
© Tutti i diritti sono riservati, come da legge sul Diritto d'Autore n. 518 del 1992 e successive modifiche.