Parenting e adozione

di Loredana Paradiso

 

Recentemente si è iniziato ad esplorare il tema del parenting termine con cui si definiscono l'insieme dei processi educativi, relazionali, sociali e culturali coinvolti nel processi di accudimento del bambino finalizzati alla crescita fisiologica e al suo sviluppo psico-socio-culturale-educativo. Il parenting è un concetto complesso, multi-determinato, le cui variabili sono in relazione reciproca tra loro.

In questo senso il modello privilegiato per lo studio del parenting si appoggia ad una prospettiva sistemico-circolare che consente di descrivere non solo gli elementi costitutivi, ma anche tutte le interdipendenze reciproche legate ai diversi livelli in esso presente. Infatti, il parenting può essere osservato dal punto di vista soggettivo in relazione alla storia della persona, famigliare rispetto alle dinamiche legate ai soggetti coinvolti nella famiglia, sociale, in relazione al confronto con il contesto sociale, culturale rispetto ai valori, credenze che determinano un processo culturalmente connotato ovvero influenzato dai dati culturali del contesto sociale di riferimento.

Inoltre il parenting è un concetto sottoposto ad un processo di trasformazione continua in relazione allo sviluppo del gruppo famigliare nelle diversa fasi del ciclo di vita e quindi, di conseguenza in funzione delle diverse esperienze di genitorialità.

L'osservazione clinica e sociale permette di individuare che il parenting prevede delle specificità in relazione alle diverse tipologie famigliare. Nonostante le ricerche su questo punto siano davvero esigue, la semplice osservazione permette di riscontrare la specificità del parenting nelle famiglie immigrate, mononucleari, ricostituite, affidatarie, adottive.

Questo ha permesso di individuare a fianco delle funzioni trasversali genitoriali legate al parenting tradizionale, quelle specifiche per ogni realtà famigliare correlate ai compiti di sviluppo peculiari del ciclo di vita di quella famiglia. Il parenting è, quindi, un costrutto multi- determinato anche in funzione dei compiti di sviluppo della famiglia. Nell'esperienza adottiva il parenting adottivo non è stato un concetto studiato nonostante siano evidenti le ricadute sia nel percorso di valutazione della coppia, sia nella fase dell'abbinamento, sia nel post- adozione.

Il parenting adottivo è una variabile dipendente del benessere/malessere della famiglia adottiva perchè permette di osservare le funzioni, lo stile e le competenze genitoriali messe in campo nell'accoglienza del figlio e nella formazione della relazione genitori-figli.

E' stato il tema del fallimento adottivo a permettere le prime riflessione sull'importanza del parenting adottivo e della sua specificità e differenza rispetto al parenting nella famiglia tradizionale. Il parenting adottivo, infatti, ha compiti di sviluppo aggiuntivi rispetto al parenting

nella famiglia tradizionale proprio in funzione della complessità delle esperienze sfavorevoli infantili vissute dal figlio che determinano l'adozione.
Il parenting adottivo ha funzioni specifiche legate ai processi di accoglienza del figlio, di integrazione della diversità che deriva da storie famigliari diverse, di formazione dell'appartenenza famigliare, ma anche di gestione del trauma vissuto dal bambino, di sostegno nel processo di comprensione della rottura del legame con la famiglia adottiva e di promozione delle potenzialità condizione essenziale per l'attivazione di un percorso di resilienza.

“L'adozione, infatti, è un'occasione reale di riattivazione della resilienza a patto che i genitori mettano in atto un parenting adottivo funzionale orientato a sviluppare nel bambino le capacità di coping necessarie per la comprensione di sé, della propria storia e del significato dell'adozione. Quindi, il parenting adottivo comprende l'insieme dei comportamenti che si esplicano nella relazione di cura/accudimento di un figlio nato da altri che ha subito un abbandono e che entra nella famiglia adottiva grazie ad un patto sociale-istituzionale che lega i suoi membri al di là di un dato biologico, in un processo di co-costruzione delle appartenenze famigliari, sociali e culturali” (Paradiso, 2015).

 

31 agosto 2015

 

Bibliografia

Camerini G.C., Volpini L., Lopez G. ( 2011), Manuale di valutazione delle capacità genitoriali. Maggioli Editori, Santarcangelo di Romagna. Benedetto L. , Ingrassia M. ( 2010), Parenting, Psicologia dei legami genitoriali, Carrocci, Roma.

Paradiso L., ( 2015), Parenting adottivo. Funzioni, stili e competenze genitoriali adottive. Tangram edizioni scientifiche.

 

Come citare l'articolo: Paradiso L. (2015), Parenting e adozione, www.adozionepercorsi.it

 

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